Tennis: a Parigi regna Alcaraz, ma che finale

Sinner e Alcaraz si stringono la mano dopo la grande finale

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Domenica dopo 5 ore di battaglia a Parigi si è conclusa l’attesissima finale tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner: alla fine è stato lo spagnolo a spuntarla, ma questo torneo ci ha detto tantissime cose per il presente e futuro del tennis.

Finale leggendaria

La prima finale slam tra Sinner e Alcaraz non ha deluso le attese, anzi credo le abbia superate. Parte benissimo l’azzurro che vince i primi due set prima di calare nel terzo, ma a mio parere Jannik la finale l’ha persa nel quarto: 0-40 sul servizio dell’avversario, tre match point non sfruttati. Non è da Sinner sprecare certe occasioni.

Il pubblico francese si è schierato contro l’italiano, un po’ oltre le righe forse, ma niente di troppo serio a mio parere. Se gli spettatori avessero sostenuto di più il nostro connazionale a mio parere sul web ci sarebbero state pochissime proteste se non nessuna, è il gioco dello sport.

Il cammino dei due resta favoloso, speriamo che sia la prima di tante finali slam tra i due. A Wimbledon la rivincita? Forse si, ma i rivali non staranno a guardare.

Musetti e Nole, a testa alta

Non dimentichiamo il torneo dei due sconfitti in semifinale, Lorenzo Musetti e Novak Djokovic. Partiamo dall’italiano: Lorenzo ha confermato la crescita mentale anche negli slam, cammino perfetto fino alla semifinale dove ha messo in difficoltà un ottimo Alcaraz. Poi l’infortunio, forse causato dal tentativo di giocare oltre le proprie possibilità, però il torneo del carrarino resta favoloso. Adesso la stagione su erba, l’anno scorso finale al Queen’s e semifinale a Wimbledon: Lorenzo il Magnifico vuole sorprendere ancora.

Djokovic arrivava dalla vittoria di Ginevra preceduta da tante sconfitte, poche speranze ma il torneo è stato perfetto fino alla semifinale. Il match giocato contro Zverev ai quarti resta un capolavoro tattico e agonistico, attenzione perchè a Wimbledon potrebbe stupire ancora. Mai darlo per sconfitto.

La sorpresa e la delusione

Per concludere vorrei parlare di un tennista che mi ha sorpreso e un altro che invece ha deluso le mie aspettative.

Partiamo da Bublik, sconfitto solamente da Sinner: per lui un torneo fantastico. Rimontato De Minaur, sconfitto Draper, un torneo superlativo da parte sua. Va detto che la terra è la superficie meno preferita da lui: e se ci mettesse la stessa mentalità pure sull’erba? Sono molto curioso di vederlo all’opera.

La delusione per me è stato Tsitsipas. Mi aspettavo una reazione in un torneo che lo ha visto protagonista, invece è stato sconfitto dal nostro Gigante al secondo turno. Ora il nuovo cammino con Ivanisevic come allenatore, sarà sufficiente per risollevarsi? Lo vedremo.

Nel frattempo si è aperta la breve campagna su erba, occhio a Matteo Berrettini… a presto!

Ph. Il Fatto Quotidiano

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