Berrettini-Zverev, due atleti in crisi

Nel tennis l’aspetto mentale conta tantissimo, ne sanno qualcosa Berrettini e Zverev. Due atleti di altissimo livello, attualmente in difficoltà per varie ragioni e alle prese con i propri fantasmi personali.
Matteo Berrettini, infortuni e non solo
In questo momento la star indiscussa del nostro movimento è Jannik sinner, ma non troppo tempo fa a regalarci soddisfazioni di livello sono stati Fognini e Berrettini. Matteo ottiene nel 2018 il primo titolo ATP ottenuto senza perdere neanche un set, ma l’annata seguente arriva il risultato di livello. A Roma ottiene la prima vittoria contro un top 10 battendo Zverev, a Stoccarda trionfa mentre a Wimbledon viene fermato dal futuro finalista Federer agli ottavi. Agli US Open però arriva una grandissima semifinale, sconfitto poi in tre set da Nadal: non dimentichiamo però che nel primo set le occasioni ci sono state.
Con la cavalcata americana si porta in top 10, mantenendo la posizione nel 2020 anche grazie alla classifica congelata causa Covid. Nel 2021 disputa probabilmente la migliore annata: finale nel Master 1000 di Madrid (persa in tre set contro Zverev), Quarti a Parigi e soprattutto la finale di Wimbledon persa contro Djokovic al quarto set. Senza scordare la grande vittoria al Queen’s.
Il 2022 inizia bene, semifinale in Australia e vittoria a Stoccarda seguita dal bis al Queen’s. Sembra l’anno giusto per l’assalto a Wimbledon, tuttavia arriva la positività al Covid: sarà l’inizio del calvario. Tanti infortuni, sprazzi di talento senza continuità, Matteo cambia tutto lo staff ma le cose non migliorano. In questa stagione l’ennesimo problema agli addominali lo ha costretto a saltare Parigi, rientrando a Wimbledon ma perdendo in 5 set contro un rivale abbordabile. Sono le dichiarazioni rilasciate dopo la partita a preoccupare di più, Matteo non si sta divertendo mentre gioca a Tennis. Cosa aspettarsi dai prossimi mesi? Spero non arrivi la decisione drastica del ritiro, ma la mia sensazione personale è quella. E sarebbe un peccato perdere così uno dei migliori talenti della nostra storia tennistica. Berrettini merita un’annata almeno senza problemi fisici.
Zverev, pressione e solitudine
Percorso molto diverso quello di Zverev, un tennista che sembrava pronto a succedere ai big 3. Nel 2016 arriva il primo titolo ATP, nel 2017 i primi tornei importanti e nel 2018 anche le ATP Finals. Il passo successivo dovrebbe essere lo slam, ma a quel titolo il tedesco non ci è ancora arrivato. Finale del 2020 negli USA persa contro Thiem (da 2-0 sopra), un brutto infortunio nel 2022 quando era al top e il rientro centrando anche il secondo posto in classifica.
Oltre alla finale persa con Thiem ci sono state due occasioni per puntare al colpo grosso: ricordiamo la finale di Parigi persa contro Alcaraz e la netta sconfitta a inizio 2025 contro Sinner in Australia. Quest’ultima forse ha lasciato strascichi mentali importanti, il vero Zverev non si è più visto: l’assalto al numero uno del mondo è fallito nonostante la squalifica di 3 mesi per Sinner. A Wimbledon dopo l’eliminazione ha detto di sentirsi solo, un momento che forse va anche oltre al tennis: serve un reset completo com persona per tornare a spiccare il volo. Anche nel suo caso mi auguro una veloce risalita, questo sport ha bisogno anche di lui.
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