F1, Austria: Norris vince, Ferrari seconda forza

Piastri blocca le ruote attaccando Norris: disastro sfiorato

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Il weekend della F1 in Austria ci ha regalato un quadro chiaro: Norris vincitore davanti al compagno, Ferrari seconda forza in campo per tutto il weekend. Quali spunti principali ci lascia il weekend in casa Red Bull?

Dominatori

Nulla da dire sul weekend della McLaren, troppo più forte degli avversari. Norris sembrava imbattibile fin dal sabato, ma in realtà durante la gara Piastri era rapido come lui se non di più: il primo stint ha fatto sudare freddo gli uomini McLaren che hanno cercato poi con le strategie di separare i due in pista. Il contatto è stato sfiorato, a conti fatti Colapinto rischia di aver deciso la gara facendo perdere poco più di un secondo a Piastri; senza quell’imprevisto sarebbe stata molto dura per Lando.

Ferrari ha portato un fondo nuovo, la scuderia di Maranello si è dimostrata seconda forza nelle qualifiche raccogliendo addirittura una prima fila con Leclerc. Persa subito la posizione al via le due vetture sono rimaste in terza e quarta posizione: troppo lontane le due papaya, troppo più veloci degli altri. Va detto però che con gomme hard Leclerc è stato più veloce di Piastri e Lando: la strada intrapresa è quella giusta.

Mercedes in calo, disastro Red Bull

Dominatori in Canada, pessimi in Austria. Potrebbe riassumersi così la gara della Mercedes, tornata sulla terra dopo l’eccezione della scorsa gara. Russell ha faticato, sempre lontanissimo dalla Ferrari, mai in lotta per il podio. Antonelli ha fatto pure peggio: strike al via coinvolgendo Max Verstappen. Errori che possono capitare, servirà però resettare subito a Silverstone.

Red Bull ha faticato sin dalle qualifiche, una bandiera gialla ha costretto Max a partire in mezzo al gruppo. L’errore di Antonelli è stato grave, ma per Max sarebbe stata una gara complessa: sarebbe arrivato a mio parere lontano dalla Ferrari, l’olandese non aveva il passo necessario a mio parere. Senza il campione in carica la scuderia è scomparsa, Tsunoda si è fatto vedere solo per l’incidente che gli è costato la penalità. Red Bull corre con un pilota solo.

Alonso lotta, Lawson risorge

La gara degli altri dietro ha regalato diverse sorprese. Partiamo da Liam Lawson: inizio di campionato bruttissimo, sappiamo tutti cosa sia successo. Ma in Austria arriva la resurrezione, strategia a una sosta sola e sesto posto finale: sempre davanti al compagno di squadra. Sulla stessa strategia troviamo Alonso, bravo a resistere nel finale a Bortoleto con astuzia.

Bravo anche il brasiliano, Q3 conquistato e primi punti in carriera raggiunti con l’ottavo posto finale. Il compagno Hulkenberg è stato fantastico nel rimontare dal fondo della griglia al nono posto finale, una grande Sauber in questa parte di stagione. Male invece Williams: Sainz ha avuto subito problemi, Albon dopo la sosta (poteva essere lui al sesto posto finale).

Si torna subito in pista, a Silverstone: occhi puntati sul duello mondiale, ma non solo. A presto!

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